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sabato 23 febbraio 2019

14. SPARATORIE A SCUOLA? e altri fatti inquietanti

Risultati immagini per no gunshot signProbabilmente non avete mai sentito parlare dell' "drill alarm" perchè fortunatamente nelle scuole italiane non ne abbiamo bisogno. Oggi in questo post vi spiegherò tutto ciò che si cela dietro la parte dark della scuola americana.

Come si nota dal titolo, voglio parlarvi delle sparatorie a scuola e tutto ciò che c'è di sbagliato.
La prima volta che sentii parlare delle sparatorie nelle scuole americane fu quando vidi dei video di exchange students precedenti e rimasi stupita di come sia facile per alcune persone esterne alla scuola o peggio ancora di qualche studente di essa,  entrare con un'arma e sparare a destra e manca.
Purtroppo  come tutti penso sappiano, l'anno scorso in Florida in un'importante sparatoria dove sono venuti a mancare molti alunni e professori anche un'exchange student è stata coinvolta. Ero abbastanza terrorizzata alla notizia, sapere che una ragazza come me avesse avuto quella sorte mi ha rattristato tantissimo e avevo qualche incertezza sulla mia partenza, brutti incidenti possono succede a chiunque e il pensiero "l'America è grande, non vedo il motivo perchè queste cose debbano succedere a me" è infondato, cerchiamo di convincerci che vada tutto bene per non vivere nella paura ma la realtà è che in questa terra dove tutto è possibile non sei mai al sicuro, anche la persona che sembra la più normale sul pianeta può non rivelarsi tale. A volte mi veniva da pensare come mai tra tutti i paesi del mondo avevo scelto gli Stati Uniti e accettare quindi tutte le sue pazzie. E' stato davvero difficile prima della partenza, ogni giorno avevo un pensiero tra l'uso incontrollato delle armi, i disastri naturali e i diverbi tra Trump e l'altro pazzo coreano che si minacciavano di rispondersi a colpi di missili nucleari.

Era un giorno come altri, tutto normale e al suono della campanella delle 2.30 pm tornai a casa con il bus giallo. Misi piede dentro e il mio host dad arrivò chiedendomi se era tutto okay. Io risposi di sì non capendo lo scopo della sua domanda. Poi mi spiegò che la scuola aveva chiamato tutte le famiglie annunciando che quella mattina uno studente era stato bloccato perchè custodiva con sè una pistola nella cartella. Ero rimasta scioccata, cercai di farmela passare in fretta perchè nulla era accaduto, ma al pensiero che magari proprio quella persona avesse potuto camminare al mio fianco il mio cervello non poteva realizzarlo.

Era un giorno come altri, la sesta ora era arrivata e tranquillamente stavamo lavorando per yearbook della scuola. Premetto che durante una giornata, l'autoparlante può partire molte volte per comunicare annunci giornalieri, specialmente nei primi periodi era difficile capire tutto quello che venisse detto quindi non prestai molta attenzione ma poi partì anche una sirena e i miei compagni iniziarono a chiudere le tapparelle e correre a nascondersi in un'altra aula correlata con la classe, dove ogni venerdì viene registrato "Heritage Spotlight", il telegiornale scolastico. Ero impanicata non sapevo che fare e quando chiesi ad una mia amica perchè fossimo nascosti con la schiena contro le pareti della stanza, mi disse che era tutto sotto controllo. Il professore ci consigliò di stare fermi e in silenzio, ogni tanto buttava fuori l'occhio per vedere che stesse succedendo. Il mio cuore andava a palla, e odiavo quel silenzio tombale, mi immaginavo che da un momento all'altro quella porta si aprisse ed entrasse qualcuno di cattive intenzioni. Non avrei mai pensato di ritrovarmi in questa situazione. Tutto ciò terminò con il segnale dell'altoparlante e tutti tornarono ai loro posti come se non fosse accaduto nulla. Ci dissero che era preventivo e nella scuola non c'era nessuno ma la persona si aggirava nella zona. Nessuno ha mai saputo se era vero o solo addestramento.

Era un giorno come altri, nell'ora di US government, ci arrivò l'email di compilare in forma anonima un sondaggio. All'inizio pensai si trattasse dei soliti questionari su quanto guadagnano i tuoi genitori, quanti libri leggi al mese, se fai beneficenza e così via, ma invece mi trovai di fronte a tutt'altro. Già dalle prime domande mi stupii, dovevo classificarmi in base alla mia etnia e oltre a questa domanda razziale a mio parere, la domanda successiva lo era ancora di più perchè gli ispanici o latini erano considerati differenti, riservando a loro una domanda differente. Successivamente ci fu tutta una serie di questioni su quante volte mangiavi al giorno e  se potevi permetterti abbastanza pasti, quanto pesavi, se eri bulemico o anoressico. Dopodichè un altro blocco, il quale mi ha fatto pensare molto tra tutte. Questa volta riguardava la malavita. Ti veniva chiesto se avessi mai sparato, quante volte avessi portato con me un'arma, quante l'avessi usata, se avessi mai rapinato, se avessi visto risse e quante ne ero dentro, se ero finita in galera, se facevo parte di una gang, quante volte avevo avuto abusi.....ovviamente risposi 0 a tutto ma il punto è che se queste domande sono poste un motivo c'è ed è reale. Infatti qualche giorno dopo mentre parlavo con un mio amico/conoscente, mi raccontò che aveva problemi con la scuola perchè era stato arrestato 6 volte. Dico ben 6! Ero proprio sconcertata e scandalizzata. Lui si giustificava dicendo che essendo cresciuto in un quartiere di strada (nygga) era normale. Ero molto triste per tutta questa situazione. Mi si è aperta un altra realtà perchè seppur queste situazioni le vediamo spesso nei film o ne sentiamo i racconti, viverli ti spiazza. Da quel giorno mi sono resa conto di tante altre cose a cui prima non prestavo attenzione; una tra tante entrare nel bagno, chiudere la porta e vedere l'elenco dei numeri d'emergenza per chi soffre di depressione, abusi, aborti e chi più ne ha più ne metta.
Vorrei nominare altre due situazioni che ho vissuto, sempre in terza persona, la prima risale a molto tempo fa. Ero andata con delle amiche ad una serata molto divertente. Stavamo parlando in gruppo e ad una certa non ricordo nemmeno come ci mettemmo a parlare con questo ragazzino più piccolo di noi, un tipo molto triste che ci spiegò la causa della sua depressione e che la sua decisione era di suicidarsi dopo quella notte, tantochè una ragazza più sensibile scoppiò in lacrime avendo un piccolo attacco di panico. L'unica cosa che avevamo il potere di fare per aiutarlo nel nostro piccolo fu raccontare tutto ciò ad un adulto del gruppo della chiesa che era con noi nella speranza che avesse potuto aiutarlo più di noi.
Il secondo episodio è più fresco; durante il corso di arte sono seduta accanto a più persone una delle quali si chiama Ana, una ragazza poco calcolata per via di qualche problema fisico ma che ho scoperto essere simpatica, ha una bella voce e suona molti strumenti. Un giorno non indossava una maglietta con le maniche lunghe o comunque qualcosa che le coprisse le braccia e mi accorsi di un particolare: aveva dei tagli sui polsi abbastanza freschi. Sul gruppo degli exchange di whatsapp lessi di altri che avevano visto con i propri occhi la stessa cosa ed erano rimasti sconcertati da ciò. All'inizio pensai che era solo una brutta cosa ma che se l'avessi vista non mi sarei impressionata invece mi sbagliai perchè quel preciso giorno nel vedere quella scena qualcosa mi scosse e avevo quasi un volta stomaco, mi immedesimai in lei, poi mi ricordai di 13 reason why, degli stessi racconti degli altri exchange e non so come mi senti male sul serio.
Non voglio aggiungere molte parole a questi racconti, ma ho rabbia perchè è inconcepibile che la depressione si è dilaniata come fenomeno sociale, apparentemente oggi tutti sono depressi, è la moda del momento ed è un pericolo senza via di fuga apparentemente, per gli adolescenti di alcune realtà, i quali sono più irascibili a certi sentimenti. Non dico che ho il prosciutto sugli occhi e che in Italia non ci siano casi del genere ma qui tutto è più amplificato ed è estremamente addolorante sapere che ci sono exchange in altri stati distanti mille miglia da qui che sentono  delle stesse esperienze che hanno qui o peggio, come il caso di una ragazza che aveva come amica una teenager americana che da un giorno all'altro non l'ha più vista. Il motivo? si era suicidata davvero.
Non oso immaginare lo shock.

Era un giorno come un altro, sempre durante US gov. ripartì il drill alarm quindi con la stessa procedura ci accucciammo, era la seconda volta ma mi sentivo come se fosse la prima, e oltre al silenzio più totale riecheggiava il suono di questa sirenza che lampeggiava in classe, molto fastidiosa e strillante. Stavolta mi sembrava ancora più interminabile e al pensiero mi agitavo dentro. In quei casi anche se solo per esercitazione, pensi a tutto e pensi a niente allo stesso momento perchè qualcosa all'improvviso potrebbe accadere. Immagino che stavolta fosse solo esercitazione ma che sia l'ultima.

Infine un paio di settimane fa, un fatto scandaloso è avvenuto, trovai un articolo di giornale locale che ritraeva il volto di una delle mie ex teachers, in particolare study hall prima che cambiai classe con office assistance (ma questa è un'altra storia). La notizia non era di certo una delle più belle, era stata arrestata per presunto abuso minorile. Un colpo, era la mia prof! ed era così gentile con tutti, mi ricordò mi aiutò con la stesura di alcuni temi in inglese che mi servivano per ottenere il diploma (altra storia anche questa), quindi non mi sembrava vero. Ci rimasi davvero male.

Queste esperienze mi hanno fatto riflettere moltissimo e mi hanno fatto avvicinare ad una realtà completamente diversa, sono stata catapultata in un mondo per maggioranza black con caratteristiche culturali differenti, dove moltissime persone hanno difficoltà economiche alcune anche gravi, mi complimento con un'attvità promossa dalla città di regalare cibo gratis il venerdì per il weekend e panini tutti i giorni agli studenti che frequentano attività pomeridiane come gli sport o i club tutto ciò come contributoai meno fortunati per includerli nel mondo scuola e non lasciarli soli. E a tutto questo si sono aggiunti questi punti di riflessione che ho citato. Mi ha sconvolto dall'inizio che fuori da scuola sono presenti cartelli con il divieto di pistole e che all'interno non esistono bidelle però un poliziotto fisso con tanto di manganello, pistola e tutto il resto lavora lì per mantenere tutto sotto controllo in caso di necessità. La scuola italiana ha molti difetti ma anche quella americana seppur diversi non si può dire non ne abbia.

Ci sarebbe anche un altro piccolo aneddoto ma sta volta abbastanza divertente ai miei occhi. Durante la spirit week mi vestii anni 50 indossando anche una bandana rossa sui capelli come la portavano le donne a quei tempi. Da quel giorno in poi ogni tanto per cambiare capigliatura, replicai e mai nessuno mi disse niente. Sta di fatto che durante la pausa pranzo un giorno passai a fianco di una signora che
lavora nella scuola, una specie di controllore e mi guardò sbalordita dicendomi di levarla assolutamente perchè vietata. Io rimasi senza parole perchè pensai non fosse assolutamente la prima volta che l'avessi con me e mai nessuno mi disse niente. Quindi ero abbastanza infastidita perchè senza ero tutta spettinata, sembravo una pazza, ma qui si vede la differenza delle due culture e qui si spiega il mio comportamento e quello della Lady. Qui indossare una bandana rossa significa appartenere ad una gang e il rosso simboleggia il sangue. Il che mi fece ridere quando me lo spiegarono perchè oltre ad aver fatto una gag colossale, come potevano immaginarmi all'interno di una banda criminale?. Si vede proprio che (ovviamente) non mi conosceva.

Quindi Sparatorie a scuola? e altri fatti inquietanti. Ebbene sì.
Non vorrei scrivere altri post sad like this one but....happens 'cause sometimes we need it
Spero che chiunque legga le mie parole si metta a riflettere e a pensare alla fortuna che abbiamo noi che sia poca o tanta e a non lamentarsi ogni giorno perchè credo che in Italia non ce la passiamo così male.
Chiunque voglia condividere le sue esperienze può sempre scrivermi su Instagram (il link del mio profilo è sulla versione web del blog, non mobile)
Have a great day guys, see you soon!


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