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martedì 5 marzo 2019

15. FUSO ORARIO INSPIRATION

Molto spesso la mia mente inizia a viaggiare tra pensiero e pensiero ma non avrei mai immaginato di avere ispirazione per un post partendo dall'argomento "fuso orario".
Quest'oggi non voglio spiegare o raccontare nulla di specifico e\o materiale, ma solo mettere sotto forma di parole ciò che mi passa per la testa e condividerlo. E' molto difficile estrapolare qualcosa di concreto. Non so se a voi è mai capitato di avere discorsi perfetti che vi ripetete all'infinito nel vostro cervello e poi non sapete come esporlo al mondo intero, perchè voi sapete esattamente cosa volete far intendere ma tutti gli altri come fanno? Ognuno poi si farà la sua opinione, soggettiva, e non sempre il vostro messaggio verrà preso per quello che è.
Avevo appena finito di fare un bel bagno caldo e buttai l'occhio sull'orario del mio computer che ancora segna il tempo italiano: 2.30 am. Da lì una raffica di cose ha iniziato a macinare nel cervello, un po' in italiano un po' in inglese, bho non so nemmeno più in che lingua sogno o penso figuriamoci!
Ad ogni modo il tempo è molto personale perchè la nostra vita si relaziona a ciò che abbiamo intorno ma viene comandato dal tempo. In questo momento tutti i miei amici, la mia famiglia e tutto l'occidente starà presumibilmente dormendo, addirittura se siamo puntigliosi un giorno avanti significa che io per loro mi trovo nel passato, ma per me non lo è; insomma un bel casino. Prima di partire non avevo mai avuto questa prospettiva, perchè tutta la mia vita affettiva viveva la giornata nel mio stesso tempo, qualcuno compiva gli anni? tutti insieme cantavamo tanti auguri. Verifica a scuola? ci preparavamo insieme. Alle 5 bar in centro? alle 5 eccoci lì. Ma ora tutto è diverso, non posso programmare qualcosa con le stesse persone, non posso vivere i compleanni (tanto per fare un esempio) nello stesso loro istante. Cosa significa essere diviso dal fuso orario dalle persone a cui vuoi bene? Bhe la risposta non la so, ma è completamente diverso. Con loro ora è come se mi relazionassi in una maniera differente. La parte più strana è quando tiro mezzanotte che per loro sono le 6 di mattina, io vado a letto e loro si alzano per andare a scuola. Cioè nello stesso momento facciamo due azioni diverse e quindi di conseguenza niente più è uguale. Orario diverso ma stesso attimo. Sarebbe più importante quindi parlare di tempo, materia inventata dall'uomo, o rapportarsi con gli attimi?
O esiste qualcuno che pensa che entrambi siano la stessa cosa?
Il tempo mi mette ansia, tre mesi è ciò che mi rimane prima di sbaraccare e  tornare "avanti nel tempo", riprendere il ritmo con la mia vita di tutti i giorni e così via.
 Ma intanto sta succedendo qualcosa che mai prima era successo: i diciottesimi delle mie amiche sono iniziati. Uno dei motivi che avevo messo in discussione fu proprio questo, se fossi partita mi sarei persa i loro compleanni, oltre che a non festeggiare il mio, ma era davvero una buona causa per non partire? Non penso, a volte bisogna fare delle scelte ma ora ho qualche rimorso....ho paura di lasciare un vuoto in loro per non esserci stata fisicamente lì con loro, specialmente per quanto riguarda la mia migliore amica il 4 aprile; quando magari fra qualche anno ripenserà ai suoi gran 18 e nei suoi ricordi non ci sarò, mi rattrista. Mi sento quasi egoista di averla lasciata "sola" e di non essere diventate maggiorenni mano nella mano.
Altro fatto divertente è che dalla nostra nascita è passato molto e ora mancano solo 20 giorni (ai miei 18 anni), che stranezza. Tutta una vita che se ci pensi ero completamente da tutt'altra parte  e ora siamo quasi lì o, per il fatto del fuso orario, siamo quasi qui. Questo ragionamento può essere fatto con tutto: matrimonio, nascite, compleanni, giorno di laura, giorno che vinci la lotteria(sotto i €100.000 non vale eh) e così via.
Insomma la nostra vita è importante per noi stessi ma nel mucchio, siamo solo esserini che radicati da qualche parte nel mondo fanno le loro piccole cosine e pensano a quel cavolo che gli pare mentre esso stesso gira ininterrottamente e così dal giorno viene notte, poi di nuovo giorno, i mesi e gli anni passano fino a quando ci capita di prendere un aereo, spostare i nostri piedi un po' più in là e ricominciare una nuova routine spostando le lancette dell'orologio in base a sto benedetto fuso orario. Sono convinta che ciò che ci accade è tutto frutto del tempo  e  luogo dove ci troviamo in quel preciso istante quindi tutta la nostra vita è e sarà scritta in base a ciò; poco importa il resto.
Da quando sono qui i miei thoughts sono diventati ancora più strani e fitti, sempre più spesso parlo a me stessa di argomenti sull'essenza della vita umana, del perchè delle nostre azioni, perchè non riesco a capire perchè alcune persone fanno quello che fanno, perchè la vita ci mette alla prova, perchè il mondo si sfascia sempre di più e tanti altri argomenti simili. Forse sono io troppo esigente, ma davvero vorrei avere delle risposte concrete, vorrei capire molto di più su ciò che ci circonda. Forse è un periodo speciale questo. Forse ho aggiunto un tassello alla mia crescita, il che vale a dire che sono maturata ancora un po'. Ma il nostro, my friends, è l'età più complicata, è tutto un casino e purchè provi a trovare risposte alle tue preghiere nel tuo inconscio sai che non le otterrai da nessuno.
Bhe non prevedo il futuro quindi chissà se quando saremo grandi le risposte che cerchiamo le avremo trovate oppure nada, io me lo auguro. Non sò neppure come si dovrebbe fare: aspettare che le cose vengano da sè oppure attivarsi e cercarle nel buio dell'ignoto? La mia indecisione si fa sentire parecchio.
L'anno all'estero anche in questo caso mi ha stupito, mai avrei scommesso mi avrebbe portato a riflettere ancora di più, e già la mia testolina macinava troppi pensieri anche stando a casa. PS. cara Giulietta potrai confermare lol. Ma sta volta credo ho aperto la mia mentalità a qualcosa di nuovo. Ora vedo il mondo da due prospettive.
Insomma, prima di mettermi a scrivere il blog, non pensavo sarebbe andata così perchè mi immaginavo di scrivere un post totalmente diverso, ho scordato alcune considerazioni e ne ho aggiunte altre. (Mannaggia quando voglio dire certe cose e poi me le scordo!)
Vorrei proporvi un'ultima domanda, che mi è sorta circa 2 secondi fa:
"Ognuno di noi cerca la propria felicità e seppure nessuno di noi, o quasi, l'ha trovata, pensate sia meglio espandere i propri orizzonti e quindi ricevere più input, spaventandoci della "perfezione" quindi dell'idea che ci eravamo posti sulla visione della nostra felicità personale, perchè ci siamo resi conto che quella non potrà più essere la nostra soluzione; oppure rimanere rinchiusi nel nostro piccolo mondo che ci siamo creati nelle nostri menti, fortificandolo, perchè il mondo che ci immaginiamo noi è il mondo migliore che esista?"

Capisco che non ho parlato esplicitamente di quello che mi sta accadendo qui negli USA ma avevo l'esigenza di buttare giù qualcosa per sistemare questa confusione che è la mia mente e, con tutte le domande che vi ho posto potrete ben notare che della vita non ne capisco n'a mazza.
Have a nice day, see yaa