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sabato 17 agosto 2019

16. HIGH SCHOOL (NOT) MUSICAL

Ci sono molti argomenti lunghi e difficili di cui trattare, si potrebbe andare avanti per giorni a parlarne perchè poi da un'argomento si passa a parlare di tutt'altro. Era da molto che avevo in mente di raccontarvi qualcosa sulla scuola ma avevo un dubbio: Cosa posso raccontare in un blog? Bisogna essere coincisi, questo non è un romanzo man!
Allora ci provo, parto a scrivere le prime cose che mi vengono in mente a tema scuola e vediamo come va lol. (Nessuno usa lol in Italia, qui tutti quindi se devi partire impara)
Come dal titolo ebbene sì non siamo in un film con Zac Efron, ma la realtà si avvicina abbastanza per alcuni versi e per altri assolutamente no.
Posso confermare che i giocatori di football non sono tutti super belli e popolari, non sono fidanzati con le cheerleaders, ma al tempo stesso è lo sport più atteso e sentito all'interno della scuola (Heritage ha vinto gli States, ma li ho persi perchè ero a New York per un matrimonio) e al tempo stesso tutti i venerdì durante la stagione autunnale entrambi venivano a scuola con la divisa.
Esistono davvero gli armadietti ma non è vero che ad ogni ora fai lo stop per parlare con i tuoi amici, so di molta gente che nemmeno si ricorda la combinazione perchè non l'ha mai utilizzato; io al contrario lo uso tutte le mattine appena arrivo e all'uscita da scuola....sta diventando molto simile ad una discarica, sorry mum por mi vida loca. Non mi è mai capitato di chiedere aiuto a qualcuno per aprirlo, come nei film quando arriva la novellina di turno, cerca di aprirlo ma invece le cadono tutti i libri dalle mani e moolto casualmente appare proprio il personaggio figo ad aiutarla; però le combinazioni sono davvero difficili. Ci ho messo quasi due settimane per imparare come girare i numeri del lucchetto! Al cambio d'ora hai 5 minuti per spostarti alla classe successiva che si può trovare dall'altra parte dell'edificio e molte volte gli studenti lumaconi ricevono quindi la lunch detention  ovvero durante la pausa pranzo devono rinchiudersi in una stanza a fare i compiti, ma ciò può avvenire anche per altri motivi più seri. Personalmente non l'ho mai ricevuto, sono proprio una brava studentessa, bhe ma qui non ci vuole un genio per esserlo.
Infatti ora parliamo un po' chiaramente della parte educativa. Detto sinceramente l'americano medio è una capra. Allora su questo sono sicura e non si può discutere. Con il termine capra non intendo che tutta l'umanità americana lo è, sarebbe come affermare che tutti gli italiani sono intelligentissimi, quando poi basta accendere la televisione per vedere solo casi umani da ricoverare. Quello che affermo è che in media generale su molte cose non ci arrivano e la loro scuola non aiuta. Com'è possibile che nella mia classe di inglese (english 12 per seniors) ho sempre avuto A, oltre ad aver vinto un certificato per essere stata scelta dalla mia teacher per un concorso, e poi molti americani che parlano inglese da una vita in pagella prendono C? Posso assicurare che la scuola è fattibilissima e anche la classe d'inglese non ha nulla d'impossibile, facciamo letteratura e se per qualche motivo la trovo leggermente difficile a volte perchè non è nella mia lingua obv, per loro è presumibilmente super facile. La loro pecca è che non sono abituati a nulla perchè vengono trattati come bambini e riempiti di compiti inutili, verifiche in cui puoi usare gli appunti, niente interrogazioni e studi superficiali. Ciò porta lo studente americano a non sviluppare il proprio cervello, a non discutere su argomenti seri ma solo su stupidaggini e mi duole dirlo perchè non difendo assolutissimamente l'istruzione italiana perchè cambierei molti aspetti che non funzionano, ma anche lo studente che proviene dall'istituto più scrauso in america può risultare un genio. Infatti non sto parlando solo del fatto "ah non sai dove si trova l'Italia sulla cartina, quindi sei ignorante" perchè scommetterei quello che volete che se chiedessi dove si trova il Burundi nessuno saprebbe rispondere, nemmeno io; ma sto dicendo del fatto che a quest'età un pizzico d'intelligenza su come gira il mondo dovremmo - dovrebbero- avercela. Possibile che durante il lunch stiano tutto il tempo a guardare meme su facebook? Gli unici argomenti medio intelligenti che ho sentito uscire dalle loro bocche sono sempre e solo piani per l'università e roba di lavoro (qui più della metà degli studenti già lavora, molte volte non sono disponibili ad uscire perchè devono lavorare). Praticamente sono trattati da adulti con mente e corpo di bambini. Proprio settimana scorsa ho avuto un bellissimo weekend con alcuni exchange, mi sentivo rinata che finalmente potevo parlare anche di argomenti normali con altri italiani che a loro volta confermavano le mie teorie, mi ha sbalordito che anche un ragazzo di Praga che quindi non era italiano, appoggiava il nostro pensiero; prova del fatto che gli americani tendono molto ad essere superficiali nelle relazioni umane così come in tutto il resto.
Il sistema scolastico a mio parere è organizzato bene, l'unica pecca appunto è il livello di difficoltà. Ogni materia, più o meno è suddivisa in una sequenza di livelli, dal più semplice al più difficile che può essere AP o ADV(advance), solitamente sono classi che sceglie un secchione, per essere avvantaggiato al college, ma in linea di massima non c'è tutta questa difficoltà che uno si aspetterebbe da un corso difficile, ma l'idea che lo studente ha la possibilità di scegliere il corso in base alle proprie capacità rende tutto più meritocratico.
Per quanto mi riguarda non ho nessuna classe avanzata perchè sono un'exchange, l'unica che provai fu Ap environmental un corso sull'ambiente abbastanza interessante ma che cambiai dopo 3 giorni dall'inizio della scuola perchè all'inizio non capendo la lingua e non essendo sicura che i corsi non fossero targati mission impossible, preferii optare per qualcos'altro. Ps. tutte le mie classi le scelse la mia Counselor, questa figura inesistente in Italia. E' una figura professionale metà psicologa perchè quando gli studenti hanno un problema prendono appuntamento per parlare con lei e metà consulente, una sorta di guida che tiene il resoconto del tuo percorso ed è colei che ti aiuta o nel mio caso decide in base a non so quali criteri quali materie assegnarti, poi nel corso dell'anno puoi sempre cambiarle se non sono fatte per te. Ad esempio io, per motivi che non sto a spiegare, ho cambiato la schedule 3 volte. Le mie materie finali possiamo dire che sono:
Algebra 2
English 12 (senior)
Us. government (senior)
Personal finance
Office Assistance (consegno pass in giro per la scuola per gli appuntamenti con le counselors e faccio compiti)
Yearbook
Art 1

HHS - outside's view
A differenza dell'Italia, dove tutte le scuole sono regolamentate allo stesso modo, qui ogni scuola ha il potere decisionale per sè stessa, il chè significa che quello che faccio io non sarà mai uguale all'esperienza di un altro exchange in un altra high school, anche il livello di difficoltà è differente e il programma che viene svolto. Il mio orario parte alle 7.30 am fino alle 2.30 pm , martedì e giovedì si aggiunge l' enrichment period in cui si possono fare i compiti, quindi tutte le ore sono più corte per aggiungere questo ottavo period (1 period equivale ad una classe\ora).
Esiste il lunch, ma non abbiamo pause snack. Personalmente il cibo è buono e il menù varia di giorno in giorno e hai vasta scelta. Se ve lo chiedete sì la cafeteria è uguale a quella dei film e sì, gli studenti bevono il latte, infatti se vuoi il latte è gratis ma se vuoi l'acqua devi pagare 75cent.; tra l'altro uno dei nostri passatempi è leggere e rileggere sempre le stesse battute super pessime  che vengono scritte sui cartoni del latte ma cosa ci si può aspettare se l'unica fonte d'ispirazione è una mucca che beve il suo stesso latte?
Se non conoscete i Pep Relly  ve lo spiego subito: si tratta di queste giornate in cui ci si ritrova in palestra divisi per anni (freshmen=1 superiore, sophomores=2 juniors=3 seniors=4) in cui si svolgono giochi, balli e servono a caricarsi per tifare lo sport principale di quella determinata season che può essere il football, il basketball e in fine il baseball.
Vengono presentati tutti gli sport con balletti, poi entrano in campo le cheerleaders e insomma fanno tutti qualcosa di simpatico.
Ogni studente ha un laptop personale dove svolgere i compiti perchè molti dei quali sono da completare online e da inviare a google classroom, inoltre devo costantemente aprire la mia email scolastica per controllare le novità e non perdermi  nessun compito.
I voti come ben sapete sono in lettere ma, solo nei report grades ovvero le pagelle che sono consegnate alla fine di ogni quarter. Durante le verifiche sono valutate a percentuali con massimo di 100% ma non direi che è una cosa ovvia perchè ogni qualvolta rispondi a domande per aumentare il voto, puoi ottenere anche un punteggio es. 103% quindi si trasformerà in A+. Alla fine anche con le lettere è molto semplice il voto perchè viene data una griglia con le lettere e le varie percentuali assegnate, l'unica cosa che ancora non so bene è ricordarmi ogni quanto cambia lettera ma alla fine poco importa perchè nelle mie materie ho sempre A o A+.
Devo dire che i Seniors sono gli studenti più cool, sono i vip della scuola. Essere all'ultimo anno vuol dire essere i più grandi e tutti ti ammirano. Salti molte volta lezione perchè il Principal (preside) deve incitarti ad andare bene a scuola, scegliere il college e diplomarti; per non parlare di tutte le volte che devi scattare la foto dell'annuario, quella con il cap and gown, comprare i vari gadgets e insomma l'anno passa e ti diverti. Cosa non darei per saltare alcune ore a casol in Italia solo per essere incitata a finire la quinta superiore e attendere l'esame di Stato col sorriso, anche se nel nostro caso cambierei il verbo incitato con il verbo: "mandato fuori a calci".
Esiste il Senior Trip, personalmente un po' n'a cagata, il nostro praticamente era un pool party in cui c'era cibo a non finire, trecento gradi all'ombra a maggio, i ragazzi che giocavano a football e le ragazze stile wurstel a prendere il sole. Punto a favore del mio istituto scolastico stavolta che, almeno nelle gite non ce la passiamo poi così male.

Loop temporale, ho abbandonato questo blog e mi ritrovo ben al 17 agosto! A questo punto sono già ovviamente tornata in Italia da un pezzo ma volevo comunque finire di pubblicare alcune cose rimaste in sospeso. Quindi se vedrete il post scritto al presente è ormai un presente passato, non vado di certo a scuola due giorni dopo ferragosto.......ah no ops è proprio in America che un anno fa iniziai il 15; that's hilarious bruh!


Alla fin fine questo è solo un assaggio di ciò che è la scuola americana,  impossibile spiegare nei minimi dettagli ogni singola cosa, andrebbe vissuta.
Ah, se vi chiedete: "Ehi ma tu andavi a scuola con il yellow school bus vero??". La risposta è: certo che si, figata neh....almeno fino a quando non lo provi e capisci che è scomodo tanto quanto la cosa più scomoda su cui ti sei mai seduta, tralasciando la mitica Mrs. bus driver, ma questa è un'altra storia.   

Anche se veramente in ritardo, spero il post vi piaccia. Rileggere ormai da EXchange queste cose mi ha fatto ripercorrere il mio anno all'estero con il sorriso.
Bye guys!

martedì 5 marzo 2019

15. FUSO ORARIO INSPIRATION

Molto spesso la mia mente inizia a viaggiare tra pensiero e pensiero ma non avrei mai immaginato di avere ispirazione per un post partendo dall'argomento "fuso orario".
Quest'oggi non voglio spiegare o raccontare nulla di specifico e\o materiale, ma solo mettere sotto forma di parole ciò che mi passa per la testa e condividerlo. E' molto difficile estrapolare qualcosa di concreto. Non so se a voi è mai capitato di avere discorsi perfetti che vi ripetete all'infinito nel vostro cervello e poi non sapete come esporlo al mondo intero, perchè voi sapete esattamente cosa volete far intendere ma tutti gli altri come fanno? Ognuno poi si farà la sua opinione, soggettiva, e non sempre il vostro messaggio verrà preso per quello che è.
Avevo appena finito di fare un bel bagno caldo e buttai l'occhio sull'orario del mio computer che ancora segna il tempo italiano: 2.30 am. Da lì una raffica di cose ha iniziato a macinare nel cervello, un po' in italiano un po' in inglese, bho non so nemmeno più in che lingua sogno o penso figuriamoci!
Ad ogni modo il tempo è molto personale perchè la nostra vita si relaziona a ciò che abbiamo intorno ma viene comandato dal tempo. In questo momento tutti i miei amici, la mia famiglia e tutto l'occidente starà presumibilmente dormendo, addirittura se siamo puntigliosi un giorno avanti significa che io per loro mi trovo nel passato, ma per me non lo è; insomma un bel casino. Prima di partire non avevo mai avuto questa prospettiva, perchè tutta la mia vita affettiva viveva la giornata nel mio stesso tempo, qualcuno compiva gli anni? tutti insieme cantavamo tanti auguri. Verifica a scuola? ci preparavamo insieme. Alle 5 bar in centro? alle 5 eccoci lì. Ma ora tutto è diverso, non posso programmare qualcosa con le stesse persone, non posso vivere i compleanni (tanto per fare un esempio) nello stesso loro istante. Cosa significa essere diviso dal fuso orario dalle persone a cui vuoi bene? Bhe la risposta non la so, ma è completamente diverso. Con loro ora è come se mi relazionassi in una maniera differente. La parte più strana è quando tiro mezzanotte che per loro sono le 6 di mattina, io vado a letto e loro si alzano per andare a scuola. Cioè nello stesso momento facciamo due azioni diverse e quindi di conseguenza niente più è uguale. Orario diverso ma stesso attimo. Sarebbe più importante quindi parlare di tempo, materia inventata dall'uomo, o rapportarsi con gli attimi?
O esiste qualcuno che pensa che entrambi siano la stessa cosa?
Il tempo mi mette ansia, tre mesi è ciò che mi rimane prima di sbaraccare e  tornare "avanti nel tempo", riprendere il ritmo con la mia vita di tutti i giorni e così via.
 Ma intanto sta succedendo qualcosa che mai prima era successo: i diciottesimi delle mie amiche sono iniziati. Uno dei motivi che avevo messo in discussione fu proprio questo, se fossi partita mi sarei persa i loro compleanni, oltre che a non festeggiare il mio, ma era davvero una buona causa per non partire? Non penso, a volte bisogna fare delle scelte ma ora ho qualche rimorso....ho paura di lasciare un vuoto in loro per non esserci stata fisicamente lì con loro, specialmente per quanto riguarda la mia migliore amica il 4 aprile; quando magari fra qualche anno ripenserà ai suoi gran 18 e nei suoi ricordi non ci sarò, mi rattrista. Mi sento quasi egoista di averla lasciata "sola" e di non essere diventate maggiorenni mano nella mano.
Altro fatto divertente è che dalla nostra nascita è passato molto e ora mancano solo 20 giorni (ai miei 18 anni), che stranezza. Tutta una vita che se ci pensi ero completamente da tutt'altra parte  e ora siamo quasi lì o, per il fatto del fuso orario, siamo quasi qui. Questo ragionamento può essere fatto con tutto: matrimonio, nascite, compleanni, giorno di laura, giorno che vinci la lotteria(sotto i €100.000 non vale eh) e così via.
Insomma la nostra vita è importante per noi stessi ma nel mucchio, siamo solo esserini che radicati da qualche parte nel mondo fanno le loro piccole cosine e pensano a quel cavolo che gli pare mentre esso stesso gira ininterrottamente e così dal giorno viene notte, poi di nuovo giorno, i mesi e gli anni passano fino a quando ci capita di prendere un aereo, spostare i nostri piedi un po' più in là e ricominciare una nuova routine spostando le lancette dell'orologio in base a sto benedetto fuso orario. Sono convinta che ciò che ci accade è tutto frutto del tempo  e  luogo dove ci troviamo in quel preciso istante quindi tutta la nostra vita è e sarà scritta in base a ciò; poco importa il resto.
Da quando sono qui i miei thoughts sono diventati ancora più strani e fitti, sempre più spesso parlo a me stessa di argomenti sull'essenza della vita umana, del perchè delle nostre azioni, perchè non riesco a capire perchè alcune persone fanno quello che fanno, perchè la vita ci mette alla prova, perchè il mondo si sfascia sempre di più e tanti altri argomenti simili. Forse sono io troppo esigente, ma davvero vorrei avere delle risposte concrete, vorrei capire molto di più su ciò che ci circonda. Forse è un periodo speciale questo. Forse ho aggiunto un tassello alla mia crescita, il che vale a dire che sono maturata ancora un po'. Ma il nostro, my friends, è l'età più complicata, è tutto un casino e purchè provi a trovare risposte alle tue preghiere nel tuo inconscio sai che non le otterrai da nessuno.
Bhe non prevedo il futuro quindi chissà se quando saremo grandi le risposte che cerchiamo le avremo trovate oppure nada, io me lo auguro. Non sò neppure come si dovrebbe fare: aspettare che le cose vengano da sè oppure attivarsi e cercarle nel buio dell'ignoto? La mia indecisione si fa sentire parecchio.
L'anno all'estero anche in questo caso mi ha stupito, mai avrei scommesso mi avrebbe portato a riflettere ancora di più, e già la mia testolina macinava troppi pensieri anche stando a casa. PS. cara Giulietta potrai confermare lol. Ma sta volta credo ho aperto la mia mentalità a qualcosa di nuovo. Ora vedo il mondo da due prospettive.
Insomma, prima di mettermi a scrivere il blog, non pensavo sarebbe andata così perchè mi immaginavo di scrivere un post totalmente diverso, ho scordato alcune considerazioni e ne ho aggiunte altre. (Mannaggia quando voglio dire certe cose e poi me le scordo!)
Vorrei proporvi un'ultima domanda, che mi è sorta circa 2 secondi fa:
"Ognuno di noi cerca la propria felicità e seppure nessuno di noi, o quasi, l'ha trovata, pensate sia meglio espandere i propri orizzonti e quindi ricevere più input, spaventandoci della "perfezione" quindi dell'idea che ci eravamo posti sulla visione della nostra felicità personale, perchè ci siamo resi conto che quella non potrà più essere la nostra soluzione; oppure rimanere rinchiusi nel nostro piccolo mondo che ci siamo creati nelle nostri menti, fortificandolo, perchè il mondo che ci immaginiamo noi è il mondo migliore che esista?"

Capisco che non ho parlato esplicitamente di quello che mi sta accadendo qui negli USA ma avevo l'esigenza di buttare giù qualcosa per sistemare questa confusione che è la mia mente e, con tutte le domande che vi ho posto potrete ben notare che della vita non ne capisco n'a mazza.
Have a nice day, see yaa

sabato 23 febbraio 2019

14. SPARATORIE A SCUOLA? e altri fatti inquietanti

Risultati immagini per no gunshot signProbabilmente non avete mai sentito parlare dell' "drill alarm" perchè fortunatamente nelle scuole italiane non ne abbiamo bisogno. Oggi in questo post vi spiegherò tutto ciò che si cela dietro la parte dark della scuola americana.

Come si nota dal titolo, voglio parlarvi delle sparatorie a scuola e tutto ciò che c'è di sbagliato.
La prima volta che sentii parlare delle sparatorie nelle scuole americane fu quando vidi dei video di exchange students precedenti e rimasi stupita di come sia facile per alcune persone esterne alla scuola o peggio ancora di qualche studente di essa,  entrare con un'arma e sparare a destra e manca.
Purtroppo  come tutti penso sappiano, l'anno scorso in Florida in un'importante sparatoria dove sono venuti a mancare molti alunni e professori anche un'exchange student è stata coinvolta. Ero abbastanza terrorizzata alla notizia, sapere che una ragazza come me avesse avuto quella sorte mi ha rattristato tantissimo e avevo qualche incertezza sulla mia partenza, brutti incidenti possono succede a chiunque e il pensiero "l'America è grande, non vedo il motivo perchè queste cose debbano succedere a me" è infondato, cerchiamo di convincerci che vada tutto bene per non vivere nella paura ma la realtà è che in questa terra dove tutto è possibile non sei mai al sicuro, anche la persona che sembra la più normale sul pianeta può non rivelarsi tale. A volte mi veniva da pensare come mai tra tutti i paesi del mondo avevo scelto gli Stati Uniti e accettare quindi tutte le sue pazzie. E' stato davvero difficile prima della partenza, ogni giorno avevo un pensiero tra l'uso incontrollato delle armi, i disastri naturali e i diverbi tra Trump e l'altro pazzo coreano che si minacciavano di rispondersi a colpi di missili nucleari.

Era un giorno come altri, tutto normale e al suono della campanella delle 2.30 pm tornai a casa con il bus giallo. Misi piede dentro e il mio host dad arrivò chiedendomi se era tutto okay. Io risposi di sì non capendo lo scopo della sua domanda. Poi mi spiegò che la scuola aveva chiamato tutte le famiglie annunciando che quella mattina uno studente era stato bloccato perchè custodiva con sè una pistola nella cartella. Ero rimasta scioccata, cercai di farmela passare in fretta perchè nulla era accaduto, ma al pensiero che magari proprio quella persona avesse potuto camminare al mio fianco il mio cervello non poteva realizzarlo.

Era un giorno come altri, la sesta ora era arrivata e tranquillamente stavamo lavorando per yearbook della scuola. Premetto che durante una giornata, l'autoparlante può partire molte volte per comunicare annunci giornalieri, specialmente nei primi periodi era difficile capire tutto quello che venisse detto quindi non prestai molta attenzione ma poi partì anche una sirena e i miei compagni iniziarono a chiudere le tapparelle e correre a nascondersi in un'altra aula correlata con la classe, dove ogni venerdì viene registrato "Heritage Spotlight", il telegiornale scolastico. Ero impanicata non sapevo che fare e quando chiesi ad una mia amica perchè fossimo nascosti con la schiena contro le pareti della stanza, mi disse che era tutto sotto controllo. Il professore ci consigliò di stare fermi e in silenzio, ogni tanto buttava fuori l'occhio per vedere che stesse succedendo. Il mio cuore andava a palla, e odiavo quel silenzio tombale, mi immaginavo che da un momento all'altro quella porta si aprisse ed entrasse qualcuno di cattive intenzioni. Non avrei mai pensato di ritrovarmi in questa situazione. Tutto ciò terminò con il segnale dell'altoparlante e tutti tornarono ai loro posti come se non fosse accaduto nulla. Ci dissero che era preventivo e nella scuola non c'era nessuno ma la persona si aggirava nella zona. Nessuno ha mai saputo se era vero o solo addestramento.

Era un giorno come altri, nell'ora di US government, ci arrivò l'email di compilare in forma anonima un sondaggio. All'inizio pensai si trattasse dei soliti questionari su quanto guadagnano i tuoi genitori, quanti libri leggi al mese, se fai beneficenza e così via, ma invece mi trovai di fronte a tutt'altro. Già dalle prime domande mi stupii, dovevo classificarmi in base alla mia etnia e oltre a questa domanda razziale a mio parere, la domanda successiva lo era ancora di più perchè gli ispanici o latini erano considerati differenti, riservando a loro una domanda differente. Successivamente ci fu tutta una serie di questioni su quante volte mangiavi al giorno e  se potevi permetterti abbastanza pasti, quanto pesavi, se eri bulemico o anoressico. Dopodichè un altro blocco, il quale mi ha fatto pensare molto tra tutte. Questa volta riguardava la malavita. Ti veniva chiesto se avessi mai sparato, quante volte avessi portato con me un'arma, quante l'avessi usata, se avessi mai rapinato, se avessi visto risse e quante ne ero dentro, se ero finita in galera, se facevo parte di una gang, quante volte avevo avuto abusi.....ovviamente risposi 0 a tutto ma il punto è che se queste domande sono poste un motivo c'è ed è reale. Infatti qualche giorno dopo mentre parlavo con un mio amico/conoscente, mi raccontò che aveva problemi con la scuola perchè era stato arrestato 6 volte. Dico ben 6! Ero proprio sconcertata e scandalizzata. Lui si giustificava dicendo che essendo cresciuto in un quartiere di strada (nygga) era normale. Ero molto triste per tutta questa situazione. Mi si è aperta un altra realtà perchè seppur queste situazioni le vediamo spesso nei film o ne sentiamo i racconti, viverli ti spiazza. Da quel giorno mi sono resa conto di tante altre cose a cui prima non prestavo attenzione; una tra tante entrare nel bagno, chiudere la porta e vedere l'elenco dei numeri d'emergenza per chi soffre di depressione, abusi, aborti e chi più ne ha più ne metta.
Vorrei nominare altre due situazioni che ho vissuto, sempre in terza persona, la prima risale a molto tempo fa. Ero andata con delle amiche ad una serata molto divertente. Stavamo parlando in gruppo e ad una certa non ricordo nemmeno come ci mettemmo a parlare con questo ragazzino più piccolo di noi, un tipo molto triste che ci spiegò la causa della sua depressione e che la sua decisione era di suicidarsi dopo quella notte, tantochè una ragazza più sensibile scoppiò in lacrime avendo un piccolo attacco di panico. L'unica cosa che avevamo il potere di fare per aiutarlo nel nostro piccolo fu raccontare tutto ciò ad un adulto del gruppo della chiesa che era con noi nella speranza che avesse potuto aiutarlo più di noi.
Il secondo episodio è più fresco; durante il corso di arte sono seduta accanto a più persone una delle quali si chiama Ana, una ragazza poco calcolata per via di qualche problema fisico ma che ho scoperto essere simpatica, ha una bella voce e suona molti strumenti. Un giorno non indossava una maglietta con le maniche lunghe o comunque qualcosa che le coprisse le braccia e mi accorsi di un particolare: aveva dei tagli sui polsi abbastanza freschi. Sul gruppo degli exchange di whatsapp lessi di altri che avevano visto con i propri occhi la stessa cosa ed erano rimasti sconcertati da ciò. All'inizio pensai che era solo una brutta cosa ma che se l'avessi vista non mi sarei impressionata invece mi sbagliai perchè quel preciso giorno nel vedere quella scena qualcosa mi scosse e avevo quasi un volta stomaco, mi immedesimai in lei, poi mi ricordai di 13 reason why, degli stessi racconti degli altri exchange e non so come mi senti male sul serio.
Non voglio aggiungere molte parole a questi racconti, ma ho rabbia perchè è inconcepibile che la depressione si è dilaniata come fenomeno sociale, apparentemente oggi tutti sono depressi, è la moda del momento ed è un pericolo senza via di fuga apparentemente, per gli adolescenti di alcune realtà, i quali sono più irascibili a certi sentimenti. Non dico che ho il prosciutto sugli occhi e che in Italia non ci siano casi del genere ma qui tutto è più amplificato ed è estremamente addolorante sapere che ci sono exchange in altri stati distanti mille miglia da qui che sentono  delle stesse esperienze che hanno qui o peggio, come il caso di una ragazza che aveva come amica una teenager americana che da un giorno all'altro non l'ha più vista. Il motivo? si era suicidata davvero.
Non oso immaginare lo shock.

Era un giorno come un altro, sempre durante US gov. ripartì il drill alarm quindi con la stessa procedura ci accucciammo, era la seconda volta ma mi sentivo come se fosse la prima, e oltre al silenzio più totale riecheggiava il suono di questa sirenza che lampeggiava in classe, molto fastidiosa e strillante. Stavolta mi sembrava ancora più interminabile e al pensiero mi agitavo dentro. In quei casi anche se solo per esercitazione, pensi a tutto e pensi a niente allo stesso momento perchè qualcosa all'improvviso potrebbe accadere. Immagino che stavolta fosse solo esercitazione ma che sia l'ultima.

Infine un paio di settimane fa, un fatto scandaloso è avvenuto, trovai un articolo di giornale locale che ritraeva il volto di una delle mie ex teachers, in particolare study hall prima che cambiai classe con office assistance (ma questa è un'altra storia). La notizia non era di certo una delle più belle, era stata arrestata per presunto abuso minorile. Un colpo, era la mia prof! ed era così gentile con tutti, mi ricordò mi aiutò con la stesura di alcuni temi in inglese che mi servivano per ottenere il diploma (altra storia anche questa), quindi non mi sembrava vero. Ci rimasi davvero male.

Queste esperienze mi hanno fatto riflettere moltissimo e mi hanno fatto avvicinare ad una realtà completamente diversa, sono stata catapultata in un mondo per maggioranza black con caratteristiche culturali differenti, dove moltissime persone hanno difficoltà economiche alcune anche gravi, mi complimento con un'attvità promossa dalla città di regalare cibo gratis il venerdì per il weekend e panini tutti i giorni agli studenti che frequentano attività pomeridiane come gli sport o i club tutto ciò come contributoai meno fortunati per includerli nel mondo scuola e non lasciarli soli. E a tutto questo si sono aggiunti questi punti di riflessione che ho citato. Mi ha sconvolto dall'inizio che fuori da scuola sono presenti cartelli con il divieto di pistole e che all'interno non esistono bidelle però un poliziotto fisso con tanto di manganello, pistola e tutto il resto lavora lì per mantenere tutto sotto controllo in caso di necessità. La scuola italiana ha molti difetti ma anche quella americana seppur diversi non si può dire non ne abbia.

Ci sarebbe anche un altro piccolo aneddoto ma sta volta abbastanza divertente ai miei occhi. Durante la spirit week mi vestii anni 50 indossando anche una bandana rossa sui capelli come la portavano le donne a quei tempi. Da quel giorno in poi ogni tanto per cambiare capigliatura, replicai e mai nessuno mi disse niente. Sta di fatto che durante la pausa pranzo un giorno passai a fianco di una signora che
lavora nella scuola, una specie di controllore e mi guardò sbalordita dicendomi di levarla assolutamente perchè vietata. Io rimasi senza parole perchè pensai non fosse assolutamente la prima volta che l'avessi con me e mai nessuno mi disse niente. Quindi ero abbastanza infastidita perchè senza ero tutta spettinata, sembravo una pazza, ma qui si vede la differenza delle due culture e qui si spiega il mio comportamento e quello della Lady. Qui indossare una bandana rossa significa appartenere ad una gang e il rosso simboleggia il sangue. Il che mi fece ridere quando me lo spiegarono perchè oltre ad aver fatto una gag colossale, come potevano immaginarmi all'interno di una banda criminale?. Si vede proprio che (ovviamente) non mi conosceva.

Quindi Sparatorie a scuola? e altri fatti inquietanti. Ebbene sì.
Non vorrei scrivere altri post sad like this one but....happens 'cause sometimes we need it
Spero che chiunque legga le mie parole si metta a riflettere e a pensare alla fortuna che abbiamo noi che sia poca o tanta e a non lamentarsi ogni giorno perchè credo che in Italia non ce la passiamo così male.
Chiunque voglia condividere le sue esperienze può sempre scrivermi su Instagram (il link del mio profilo è sulla versione web del blog, non mobile)
Have a great day guys, see you soon!


domenica 17 febbraio 2019

13. PHOTO BOOK & CONTEST

Hey guys!
La mia idea iniziale era quella di dedicare un post ad ogni mese passato qui, un po' come ho fatto per agosto, ma ho notato che un mese è molto lungo e capitano troppe cose, troppe emozioni ed è difficile completarlo appena terminato il mese in questione. Siamo quasi a metà novembre e non ho raccontato ancora nulla di quello che è capitato nei precedenti due mesi, in primis come ricordo per me e ovviamente anche per i lettori. Non mi sembrava nemmeno così giusto aspettare sempre tanto tempo perchè molte esperienze vengono mischiate tra di loro e non avrebbe più avuto senso. Così ho deciso di convertire almeno per ora questa "rubrica" in un libro/pagina fotografica, inserendo foto a riguardo delle più belle avventure che mi sono capitate così da farvi più partecipi dei miei racconti e dandovi la possibilità di vedere con i vostri occhi ciò che scrivo.
Ma allora cosa c'entra un contest m'am?!
Lo spiego subito, durante ottobre CIEE, il mio partner americano, come ogni anno organizza un contest autunnale a cui possono partecipare tutti gli exchange students non solo italiani ma provenienti da tutto il mondo. Ogni settimana per quattro settimane chi voleva poteva caricare una foto rispettando un tema: amici e famiglia, scuola, comunità, argomento libero. Io ovviamente ho partecipato, non mi aspettavo nulla ma il vincitore avrebbe ricevuto 100$ per Amazon, comunque un riconoscimento oltre ad essere il migliore.
Terminato ciò, nemmeno mi ricordavo più di questo contest  ma un giorno mi arrivò una mail: "Complimenti sei stata scelta come finalista per la 3° categoria, corri a votare e condividi la tua foto". In quel momento non stavo capendo cosa stesse succedendo, com'era potuta finire in finale se nemmeno io l'avevo votata ( perchè non ero capace, nemmeno la trovavo più ops). curiosa andai a vederla e vidi era in sesta posizione con 15 voti non so di chi, avevo tempo fino al 2 novembre così presa da una foga sovrumana iniziai a inviare il link della mia foto che non per vantarmi ma tra tutte quelle selezionate la mia era la più bella; dico ma se il tema è la comunità perchè alcune persone dovrebbero caricare foto di loro da soli a guardare l'orizzonte, loro soli messi in posa davanti ad un negozio, loro da soli everywhere. Se il contest era miss Italia, sono figo sono bello sono un fotomodello okay l'avrei accettato, ma in questo caso sembravo l'unica ad averci messo l'impegno nel scegliere una foto adeguata e soprattutto ad aver aggiunto una caption (frasetta sotto la foto) scritta in inglese per dare la possibilità a tutti di capirla.
Ad ogni modo da un giorno all'altro mi ritrovai seconda con un sacco di voti, i miei parenti, amici e professori mi avevano aiutata; la sfida stava diventando più interessante dovevo battere l'ipotetico vincitore così tutti quelli che mi avevano aiutato, intrepidi come me, mi diedero un'ulteriore mano, si aggiunsero colleghi di lavoro, bambini del catechismo e chi più ne ha, ne metta. Riuscii a superarlo, non so nemmeno come e ottenni quindi il primo posto. Pronta per vincere non tanto quei soldi (che avrei promesso alle mie amiche di usare in parte per comprarle un regalino per il supporto dato, ma per me era molto più importante vincere per la foto in sè e per essere riconosciuta prima in qualcosa di così importante come l'anno all'estero. Ma come sempre, nemmeno questa volta riuscii ad essere prima in qualcosa, una ragazza cinese sorridente su una sedia mi soffiò il posto e così terminò la gara, oltre 600 voti per lei contro i miei 490 che sono stati un traguardo comunque per me. A volte la  bravura non  basta (non intendo tanto nella foto in sè perchè qualitativamente non era il 100%, ma nell'essere stata l'unica ad aver rispettato il tema facendo passare un messaggio e di non aver caricato la prima foto che mi capitava sotto mano). Mettendola sul ridere, alcune volte basta solo avere tanti parenti che ti votano.
Non c'è nulla di meglio che partire quindi proprio con questa famosissima immagine!
three...two...one....go!
Per spendere due parole al riguardo, mi trovavo con la mia community a fare hiking in montagna e quella era la magnifica vista che si poteva vedere dall'alto. Notare i miei guanti a ottobre, un po' imbarazzante. La cosa simpatica è che solo dopo un paio di mesi che gli frequentavo tra feste anni 80' e gitarelle, scoprì essere un gruppo di mormoni, all'inizio rimasi scioccata dato le mie figuracce nell'aver fatto domande sul caffè e il the cosa che loro non possono bere. Ad ogni modo, tralasciando il freddo sono felice di essere arrivata lassù e di aver partecipato al contest con questa fotografia.

Ma passiamo a SETTEMBRE

Ci troviamo a Roanoke, sulla "Dragon's Tooth", altra esperienza incredibile, oltre ad essere stata la prima notte ad aver dormito fuori casa con le mie amiche, ho visto l'alba per la prima volta! Sveglia alle 2.30 del mattino, ci siamo dirette ai piedi della montagna con le torcie e nel mezzo della notte con solo la luce della luna, abbiamo attraversato il bosco; devo dire che al buio era molto faticoso al ritorno sembrava una passeggiata. Alcuni momenti sono stati faticosi e ammetto ero un po' impaurita, il pezzo in cima era un'arrampicata quasi in verticale, ma non mi feci frenare dalla paura di cadere di sotto. La luce del Sole non era ancora sbucata dall'orizzonte così ci posizionammo tra le rocce, sedute in silenzio ad osservare il panorama ed attendere quel magico momento. Da nero tutto inizio a diventare blu, poi spuntò un piccolo pallino rosso che piano piano si alzava nel cielo sempre di più colorando il cielo. Nella foto a fianco, l'alba era già passata, ma adoro come il sole del primo mattino illuminava tutte le montagne e visto dal vivo è stata proprio una bella sensazione. Come dice il buon DiCaprio "Sono il re del mondo".


Non prima partita di football ma forse la più divertente. Era l'hawaiian day, come potete notare dalle nostre camicie floreali con tanto di collana fiorata, che richiama a patriottismo americano. La mia gentilissima amica, mi ha regalato quella camicia che ora è nel mio armadio a farmi ricordare di quella notte. Credo sia un'usanza regalare vestiti, anche un'altra ragazza me ne ha regalata una con il logo della scuola dopo avermela prestata. Bhe grazie a tutti, chissà quanti nuovi abiti gratis mi porterò a casa alla fine dell'esperienza! Eravamo cariche al massimo e al suono del nostro campanaccio voleva dire che Heritage High School aveva fatto punto. Ora poco importa come vengono dati i punti, non l'ho mai capito, forse in pochi lo sanno ma comunque è divertente tifare la squadra e quando tutti i tifosi si alzano e si crea un boato, il quad della scuola passa sventolando la bandiera con tanto di sirene peggio che una macchina della polizia. Ah per non scordare anche tutti i balletti delle cheerleaders a suon di trombe e tamburelli della banda, siamo tutti bumped up.

Questa foto non è legata a nessuna attività, ma a qualcosa che qui in America è abbastanza ricorrente: bellissimi tramonti e strambi eventi atmosferici. Questa è la vista dalla mia camera da letto, purtroppo non è particolarissima perchè ho gli alberi del vicino che coprono un po' la vista, ma dal vivo sono magnifici. Da quando sono stata a New York ho compreso che anche se è un'illusione ottica, qui il cielo sembra ampio il triplo e quindi i tramonti sono maestosi. Con strambi eventi intendo che dal nulla ogni tanto si finisce come per essere dentro un film catastrofico, esempio quella volta in cui mi trovavo sdraiata sul mio letto come se fosse una sera normale e da un momento all'altro il cielo iniziò a tingersi di giallo, all'inizio pensavo fosse il sole che stava calando e faceva una luce particolare, ma poi tutto si è amplificato e tutto era completamente giallo. Non sapevamo cosa stesse succedendo ma era la prima volta pure per la mia host family, ero in ansia pensavo fosse arrivata l'apocalisse. Ma probabilmente non lo era e siamo tutti ancora qui.





OTTOBRE



Ma eccoci qui. Io, un campo e tantissime zucche pronte ad essere scelte e intagliate per Halloween! Arrivati con un mega trattore, ci siamo fondati a trovare la prescelta, come avete visto nel post dedicato ad halloween, il risultato finale della mia Signora Zucca. In quella fattoria, abbiamo inoltre bevuto limonata, sparato mele con il cannone, raccolto pannocchie e attraversato il famosissimo corn maze, un labirinto creato con le piante del mais, perdersi è un secondo.
Altra esperienza quasi paranormale è stato visitare i negozi per la vendita di tutti gli articoli per halloween. Questo era l'ingresso spettrale, se schiacciavi i mostri quando meno te lo aspettavi ti spaventavano. Inutile dire che mi vergognai ad aver urlato davanti a tutti per essermi spaventata davvero. Purtroppo il mio vestito l'ho acquistato su amazon, mi spiace ma i costi sono fuori di testa.


Una delle tanti notti passate con delle amiche provenienti da diverse chiese. Questa volta si tratta della chiesa Battista. Al contrario di quella cattolica, con loro si può partecipare a molte attività divertenti ed essere inclusi nella vita di un teenager americano e quindi vedere con i propri occhi come loro si divertano. Notti brave.
Senza dubbio una dell'esperienze migliori! Scaremare è aperto nel mese di ottobre e sarebbe la classica casa degli orrori per elogiare Halloween. Organizzata dagli studenti della Liberty University, consisteva in u'antica villa, un bosco e una fabbrica abbandonata. Inutile dire che era perfetta. Non faceva paura, anzi di più. Mi complimento con tutti gli universitari che ci hanno messo anima e corpo per farla funzionare. Davvero una delle migliori che abbia mai visto in vita mia.


NOVEMBRE

Prima che l'autunno portasse via con sè la natura, la mia host mum ha voluto portarmi ad una gita sulle montagne tra i boschi ad assaporare i mille colori autunnali degli alberi. Probabilmente la foto non rende molto quell'aspetto ma comunque ritrae un bel paesaggio. Mi trovavo in prossimità di un lago (non ricordo il nome purtroppo)
La scelta della senior picture per l'annuario nonchè per le foto da appendere sopra al camino è stata ardua. Tutte le ragazze devono indossare quello che all'apparenza sembra un vestito ma che poi nella realtà è solamente un panno di velluto che la fotografa ti pinza con una molletta lol.
It's gingerbread time! Modestamente è un gran bel pezzo di casa di marzapane! Mi ha tenuto compagni fino al 16 febbraio, non avevo il coraggio di mangiarla oltre al diabete che mi sarebbe potuto venire, ma era proprio un bel soprammobile che mi ha tenuto compagnia sul mio comodino fino a quando si è frantumata in mille pezzi. Rip
Che ne dite di una caccia all'uomo all'interno di un Mall (centro commerciale) in piena notte? Non avrei mai pensato di partecipare ad una cosa così assurda e specialmente di vincere il primo posto. Volete sapere il premio? Una gift card per Walmart da 5$. Beh il bottino è stato un po' scarso ma con quei soldi ho potuto comprarmi molto burro d'arachidi gratis.


DICEMBRE
Si vola a NY State (con tappa in Connecticut dallo zio pazzo) per un matrimonio. Spiacevole il fatto che la cosa più bella, oltre a mio vestito da 60 dollari che non metterò probabilmente mai più, è stato il cibo. Anche gli americani quando s'impegnano cucinano da Dio. La festa in sè era abbastanza noiosa si dà il caso non conoscessi nessuno. Quindi ho passato la sera ad "ubriacarmi" con il ginger ale; molto simile alla sprite ma al ginger. Scoperta del secolo.
Ma una tappa a Ny City non vogliamo farla? E' stato molto strano rimettere piede in alcuni posti dove qualche mese fa passeggiavo durante l'orientation ignara di tutto ciò che mi sarebbe successo nei mesi successivi. La foto ritrae il famoso albero di Rockfeller Center. Dal vivo lo immaginavo mooolto più grosso, un po' come la statua della Libertà.
Snow day significa scuola chiusa quindi munita di slittino sono andata a casa del vicino per sfrecciare giù dalla collinetta fino al creek oltre il suo backyard, dopo aver scattato questa foto nel mio. 
Una delle attività preferite dalle famiglie nel periodo natalizio è girare nei quartieri a scovare case tutte decorate con le lucine e in Florida si sbizzarriscono molto! Non m'immagino il tempo che questi poveretti impiegano per collegare tutte le prese ma il risultato è soddisfacente. L'unica cosa che siamo riusciti a costruire noi nella casa in Florida con i parenti è stato un pupazzo gonfiabile che sorregge un fucile. America starterpack man!

Anno nuovo, nuova storia. Ho deciso di separare il resto per spronarmi a continuare a scrivere post. Mi scuso per la mia poca costanza guys.

See ya